- ECD per interni ed esterni- protocollo TVP
Erano attivi ,dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16, 3 Ambulatori di Diagnostica , dove venivano eseguiti Eco-color Doppler dei vari distretti arteriosi e venosi con liste programmate per gli utenti esterni (prenotazione centralizzata Aziendale) ed a programmazione autonoma giornaliera per i pazienti ricoverati. Venivano espletate inoltre le prestazioni urgenti provenienti dal Pronto Soccorso e dal Territorio. Per facilitare ed uniformare la gestione della TVP e della TVS avevamo formulato un percorso, condiviso con il Pronto Soccorso ed i Medici del Territorio, di gestione ambulatoriale per il sospetto, la diagnosi, la terapia ed il follow-up della malattia tromboembolica venosa.
PRESENTAZIONE ORGANIZZAZIONE ANGIOLOGIA CUNEO 2009
- STUDIO PRE-OPERATORIO E FOLLOW-UP CAROTIDI
- Follow-up dopo EVAR
Il trattamento endovascolare degli Aneurismi dell’aorta addominale è apparsa fin dall’inizio una procedura sicuramente “vantaggiosa “per il paziente in termini di invasività, tempi di degenza e di recupero. Era altrettanto evidente che i pazienti avrebbero dovuto sottoporsi ad un attento e scrupoloso follow-up “ad vitam”, e che la metodica allora ritenuta “gold standard” per il follow-up era l’angioTAC. Ci siamo chiesti fin da subito se la nostra esperienza con la diagnostica non invasiva , la conoscenza se purteorica della procedura endovascolare e dei materiali utilizzati, il continuo confronto con il Chirurgo Vascolare, potessero concretizzarsi in un follow-up pur sempre assillante ma sicuramente meno “dannoso” per il paziente. Fin dal 2000 il nostro protocollo di follow-up prevedeva un ECD del distretto aorto-iliaco alla dimissione, a tre, sei e dodici mesi con successivi controlli semestrali, una radiografia diretta dell’addome alla dimissione e ad un anno, ed un’angioTAC a 6 mesi. Ulteriori eventuali approfondimenti mediante eco-color doppler con ecocontrasto, angioTAC ed angiografia venivano riservati alle situazioni nelle quali le immagini ecografiche non risultavano di univoca interpretazione. Dal 1999 al 2013 abbiamo eseguito circa 9000 esamiECD per EVAR e alla luce dell’esperienza acquisita:
“Riteniamo che l’ECD sia una metodica affidabile per il monitoraggio a lungo termine dei pazienti sottoposti ad EVAR, a patto che venga condotta da operatori esperti e dedicati, e con apparecchiature di ultima generazione. In questo senso l’ECD, anche grazie all’introduzione del mezzo di contrasto ed in associazione con metodiche radiologiche classiche, può rappresentare una soluzione valida sia da un punto di vista sanitario che economico-organizzativo” -FIRENZE 2010-
PRESENTAZIONE CONGRESSO FIRENZE 2010
- 2003-2005: PROGETTO A.A.A...
Dal 2007 al 2013 gli ambulatori dell’Angiologia hanno aperto i battenti al grandioso progetto di prevenzione, voluto dal Dott. Ronsivalle, denominato A.A.A. Aneurisma Aorta Addominale cercasiche aveva come obiettivo la prevenzione dei decessi da rottura dell’aneurisma dell’aorta addominale attraverso l’identificazione della patologia aneurismatica asintomatica. Gruppi di pazienti, programmati dalla segreteria organizzativa del progetto, afferivano per 5 giorni la settimana in fasce orarie dedicate e venivano sottoposti ad Eco-color Doppler dei vasi addominali. Sono stati esaminati circa 16.685 persone e per l’equipe di Angiologia, superato il primo imbarazzo legato alla gestione di gruppi così numerosi di pazienti, si è trasformata in un’esperienza entusiasmante e coinvolgente non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. La Decisione di sospendere il progetto, conseguente alla chiusura della Chirurgia Vascolare, è stata subita e sofferta, non solo dai pazienti ma anche dagli operatori che nel progetto avevano creduto.
PRESENTAZIONE “A.A.A… CERCASI ” SICVE MILANO 2009
PRESENTAZIONE AL “VASCULAR SURGERY MEETING” SAN PAOLO 13-14/04/2012
Gli pseudoaneurismi, considerati in passato una patologia rara a genesi prevalentemente postraumatica, sono diventati di più frequente riscontro come complicanza iatrogena di tecniche interventistiche cardiovascolari per le quali è necessaria la cateterizzazione percutanea di un’arteria, solitamente la femorale comune. Si verificano nello 0.1-0.2% dei casi dopo angiografia diagnostica e nel 3.5% – 5.5% dopo angiografia interventistica; sono dovuti prevalentemente a procedure lunghe e indaginose, all’utilizzo di cateteri di grande calibro, alla necessità di utilizzare terapia anticoagulante o fibrinolitica e ad insufficiente compressione del vaso a fine procedura. L’utilizzo della colla di fibrina nelle procedure di trattamento endovascolare degli aneurismi aorto-bisiliaci (come prevenzione dell’EL di tipo 2 ) è stato il “Cavallo di Battaglia” della nostra Chirurgia Vascolare; giocoforza quindi estendere l’utilizzo della colla di fibrina al trattamento degli pseudo aneurismi iatrogeni, patologia peraltro piuttosto frequente nel nostro presidio ospedaliero essendo operativa un’Emodinamica che è centro di riferimento per il territorio della no stra ULSS e per ULSS limitrofe per il trattamento della patologia cardiaca in acuto e per gli studi coronarografici. Dopo conferma con EcocolorDoppler dello pseudoaneurisma e la condivisione dell’indica zione al trattamento percutaneo con il Chirurgo Vascolare, gli Angiologi eseguivano il trattamento percutaneo con colla di fibrina con guida ecografica. Al termine della procedura il paziente ritornava al reparto di provenienza e veniva controllato con ECD dopo 24 ore e a distanza di 1 mese.